Che cos’è il Carnet ATA – aggiornamento Maggio 2020

CARNET ATA – Aggiornato a maggio 2020

Che cos’è il Carnet ATA

Il Carnet ATA  Admission Temporaire/Temporary Admission è un documento doganale internazionale che permette di esportare temporaneamente nei paesi extracomunitari firmatari della Convenzione ATA le seguenti merci ed attrezzature:

  • campioni commerciali
  • attrezzature e materiali per svolgere attività professionali o per effettuare riparazioni
  • attrezzature e materiale per fiere e mostre
  • materiale pedagogico e scientifico, campioni, films.

Il Carnet ATA funge da documento doganale, non richiede fatture accompagnatorie o documenti di trasporto e permette di introdurre temporaneamente le merci nei paesi aderenti alla Convezione ATA, senza pagamento di dazio e IVA alla frontiera, purché siano reimportate nel Paese di provenienza entro i termini previsti.

Da quando viene preso in carico dalla dogana comunitaria di partenza, il Carnet ATA deve scortare la merce fino al termine del suo utilizzo; la merce così temporaneamente esportata viene normalmente reimportata e solo in via eccezionale può essere venduta all’acquirente estero in tutto o in parte.  In questo caso va fatturata la merce venduta e vanno pagati i diritti doganali nel paese estero. A questo proposito si ricorda che l’unico responsabile del pagamento dei diritti doganali è l’intestatario del Carnet, non l’acquirente nel paese estero.

L’utilizzo del Carnet ATA è facoltativo in quanto è possibile avvalersi della normale procedura di richiesta di temporanea esportazione/importazione in ciascun paese, ove permessa, ma è comunque consigliato perché costituisce una facilitazione rendendo più veloci le procedure di passaggio della dogana e evita di dover lasciare una cauzione nella dogana di entrata.

Tipi di Carnet ATA

Dal 1 gennaio 2015, il richiedente può optare per 2 diversi tipi di formati di Carnet a seconda del numero di viaggi che intende fare:

  • Carnet ATA BASE: consente 2 soli viaggi all’estero e non prevede in nessun caso l’integrazione di ulteriori fogli interni. Questo Carnet ATA si estingue una volta esauriti i viaggi a disposizione indipendentemente dalla data di scadenza inizialmente prevista.
  • Carnet ATA STANDARD: Questo secondo formato consente di effettuare fino a 4 viaggi e consente di aggiungere ulteriori fogli in qualsiasi momento. Ha validità massima di 12 mesi e va restituito alla Camera di Commercio al termine del suo utilizzo e precisamente entro 8 giorni dalla data di scadenza.

Paesi firmatari della Convenzione ATA

Una lista costantemente aggiornata dei paesi aderenti alla convezione ATA si trova nel sito di Unioncamere, l’ente che in Italia ha firmato la convezione ed è responsabile dell’emissione dei Carnet: http://www.unioncamere.net/commercioEstero/ata/paesi.htm

Albania – Algeria – Andorra – Australia – Bahrain* – Bielorussia – Bosnia Erzegovina – § Brasile –  Canada – Cile – Cina (Rep. Popolare Cinese) – Corea del Sud – Costa d’Avorio – Emirati Arabi Uniti – Giappone – Gibilterra – Gran Bretagna e Irlanda del Nord (Regno Unito) – Hong Kong (Cina) –  *India – Indonesia – Iran –  Islanda – Isole  Mauritius – Israele – Kazakhstan – Libano – Macao (Cina) – Macedonia (Rep. della Macedonia del Nord) – Madagascar – Malaysia – Marocco – Messico – Moldavia – Mongolia – Montenegro – Norvegia – Nuova Zelanda – Pakistan – Qatar – § Russia (Federazione) – Senegal – Serbia – Singapore – Sri Lanka – Stati Uniti d’America – Sudafrica – Svizzera/Liechtenstein – Thailandia – Tunisia – Turchia – Ucraina.

Inoltre con Taiwan è in vigore un particolare Carnet, chiamato “CPD China/Taiwan”, in tutto uguale al Carnet ATA.

  • Brasile, Russia sconsigliato l’uso di Carnet ATA

Paesi comunitari: Per il principio della libera circolazione delle merci, il carnet ATA NON deve essere richiesto per gli stati membri della Comunità Europea, tuttavia esistono delle eccezioni rappresentate dai seguenti territori per i quali il Carnet va utilizzato:

  • Francia: per i possedimenti d’oltremare, Guadalupe – St. Barthelemey e St. Martin – Martinica – Polinesia
  • Paesi Bassi: per i possedimenti d’oltremare, Aruba – Bonaire – Curaçao – St. Eustasius – St. Martin,
    • Spagna: Isole Canarie – Ceuta – Melilla.

Non tutti i paesi applicano in maniera uguale la Convenzione ATA o l’hanno ratificata integralmente; cliccando su ciascun paese nel sito ufficiale di Unioncamere   http://www.unioncamere.net/commercioEstero/ata/paesi.htm, si accede ad una scheda dettagliata che riporta le peculiarità richieste da ciascuno stato, come ad esempio:

  • la lingua, a volte sono richieste traduzioni nella lingua locale,
  • le dogane di accesso, poiché alcuni paesi abilitano a ricevere Carnet solo certi varchi e ne escludono gli altri, oppure come in Russia, identificano solo alcuni uffici per lo sdoganamento dei prodotti orafi;
  • le causali ammesse, in alcuni paesi il Carnet è ammesso solo per le fiere o al contrario gli USA non hanno sottoscritto la convenzione “mostre e fiere”, nella casella C della copertina del carnet ATA – scopo di utilizzo – dovrà essere indicato “campioni commerciali”.(Lo scriverei nel passaggio successivo quando parli delle causali di utilizzo)
  • le tasse di regolarizzazione in caso di chiusura del Carnet con un parziale della merce.

e altre utili informazioni.

Il sito è aggiornato, ma non sempre evidenza le reali difficoltà che le aziende incontrano in dogana utilizzando il Carnet.

Come ottenere il Carnet ATA passo per passo

Preparazione della merce per il Carnet ATA

  • Selezionare la merce che si intende portare all’estero,
  • Suddividerla a seconda della posizione che avrà nei rotoli/panni, in modo da garantire la continuità della numerazione,
  • Assegnare ad ogni pezzo (ad ogni paio per orecchini e gemelli) un numero univoco,
  • Etichettare ogni pezzo con un cartellino contenente obbligatoriamente il NUMERO PROGRESSIVO ASSEGNATO, IL PESO NETTO DELL’OGGETTO (attenzione agli orecchini inserire il peso di un orecchino se viaggia spaiato oppure il peso del paio se ci sono entrambi gli orecchini), il TITOLO DEL METALLO e la CARATURA DEI DIAMANTI DI OGNI SINGOLO GIOIELLO,
  • La presenza di ulteriori cartellini con altre informazioni non disturba e non è vietata, tranne in alcuni paesi particolarmente “difficili”,
  • Mettere la merce nei panni e scrivere fuori da ogni imballaggio numeri da …. a ….

Preparazione delle fotocopie della merce a colori per il Carnet ATA

Fare 3 set di fotocopie a colori della merce, per gli orecchini fotocopiare il paio se ci sono entrambi, altrimenti fotografare il singolo orecchino.

Accanto ad ogni singolo pezzo deve essere scritto e ben leggibile (a mano, fotocopiando il cartellino, scritto con il computer a lato, non è importante come purchè le informazioni ci siano) NUMERO PROGRESSIVO ASSEGNATO AL PEZZO, IL PESO NETTO DELL’OGGETTO, il TITOLO DEL METALLO e la CARATURA DEI DIAMANTI DI OGNI SINGOLO GIOIELLO.

Preparazione della lista della merce per il Carnet ATA

Scrivere la lista in inglese (o in italiano e in inglese) e su carta intestata della ditta (si può fare anche in excel, basta impostare il foglio con il logo, la ragione sociale e gli altri elementi della carta intestata)

Nella lista che verrà allegata al Carnet ATA devono essere obbligatoriamente riportate le seguenti informazioni:

  1. Numero progressivo del Carnet ATA
  2. Descrizione della merce (necklace, ring, ecc.)
  3. Quantità (1 oppure 1 paio)
  4. Peso netto in grammi del pezzo o del paio
  5. Metallo e titolo (Gold 14 Kt, Silver 925, ecc..)
  6. Diamanti e loro caratura totale nel singolo pezzo (3 diamanti tot 1 carato)
  7. Presenza di altre pietre con loro caratura/peso
  8. Valore in euro

Si possono aggiungere altre colonne facoltative, ad esempio la colonna del valore in USD, il codice aziendale del prodotto e altri dettagli.

In fondo alla lista devono esserci tutti i totali (numero pezzi, numero paia, peso totale, carati totali e valori in euro e, se ricorre il caso, il valore in USD totale) e una parte riassuntiva dove i valori e il peso sono divisi per i diversi titoli.

Stampare 2 copie della lista per la CCIAA (una viene trattenuta e l’altra allegata alla copertina del Carnet), 2 per la dogana che apre il Carnet e tante copie quanti sono gli attraversamenti di frontiera (in + out).

Richiesta del Carnet ATA

La richiesta di Carnet va sottoposta alla Camera di Commercio competente per territorio, cioè dove l’azienda richiedente ha sede, all’ufficio preposto per l’emissione dei Carnet ATA.

1 . Il richiedente può scaricare la modulistica da compilare per il rilascio del Carnet ATA nel sito della competente Camera di Commercio. Nel caso si trattasse del primo Carnet richiesto dalla ditta è necessario che il legale rappresentante si rechi personalmente a depositare la propria firma presso l’ufficio estero della sua CCIAA oppure che scarichi il modulo di deposito firma dal sito e poi lo consegna alla Camera con allegata copia del documento di identità). E’ necessario firmare sempre allo stesso modo i Carnet perché viene verificata la conformità alla firma depositata.

Per contro l’uso del Carnet ATA è ammesso non solo da parte del titolare del documento, ma anche da uno o più suoi rappresentanti, che devono essere specificati nella richiesta di Carnet.

Si può indicare anche: “ogni soggetto autorizzato” e poi fare, caso per caso la delega, non in tutti i paesi però questo viene accettato.

Gli spedizionieri e le altre persone abilitate, in base alle leggi doganali dei diversi Paesi, possono effettuare tutte le operazioni senza necessità di figurare nell’apposito spazio di copertina.

  1. Dopo avere preso appuntamento on line, è necessario presentare il Modulo originale in triplice copia[1] all’Ufficio Certificati estero assieme a tutte le copie della lista della merce e i set a colori di fotocopie della merce.

La Camera di Commercio:

  • attribuisce al Carnet un numero identificativo univoco così composto IT/NUMERO/SIGLA della Provincia;
  • trattiene una copia della lista,
  • ne allega una alla copertina del Carnet ATA e
  • vidima tutte le altre copie della lista e i set di foto se richiesto.

L’azienda deve pagare il Carnet

  • CARNET ATA base valido per due viaggi: €. 50,00 + IVA
  • CARNET ATA STANDARD. €. 76,00 + iva
  • CARNETS CPD CHINA/TAIWAN €. 50,00 + IVA
  • FOGLI AGGIUNTIVI SUPPLEMENTARI €. 1,00 + IVA

La Camera rilascia una ricevuta e un modulo timbrato da consegnare ad una Agenzia Generali Italia spa che abbia lo sportello Carnet ATA per la stipula della polizza.

Per i prodotti in argento non serve nemmeno stipulare la polizza fideiussoria con Agenzia Generali Italia spa; la Camera di Commercio rilascia un bollettino postale da pagare presso un ufficio postale:

  • Merce di valore fino a 10.000 €, il bollettino è di 56,25 €
  • Merce di valore superiore a 10.000 € fino a 75.000 €, l’importo del bollettino postale corrisponde allo 0,5625% del valore della merce del Carnet,
  • Merce di valore superiore a 75.000 €, si deve stipulare una polizza fideiussoria.
  • L’importo limite di 75.000 € si calcola non solo sul singolo Carnet, ma sulla somma del valore di tutti i Carnet richiesti nell’anno solare dalla ditta.

 

  1. Polizza fideiussoria

Oltre al prezzo d’acquisto del carnet ATA il richiedente dovrà farsi carico delle spese obbligatorie d’assicurazione a favore di Unioncamere per garantire il pagamento dei diritti doganali in caso di mancata riesportazione della merce.

L’importo e le modalità di stipula di tale assicurazione variano in base al valore della merce, al tipo di richiedente e al valore complessivo di carnet ATA richiesti dallo stesso soggetto nell’anno solare.

Per “prodotti orafi” il tasso di premio annuo ammonta al 0,2812% sul 50% del valore delle merci, con un premio minimo di € 56,00 imposte incluse, che copre un valore di merci orafe pari a € 40.000,00 (valore assicurato € 20.000,00).

La polizza sarà emessa in maniera automatica, cioè dietro presentazione della richiesta vidimata dalla CCIAA competente, fino all’ammontare complessivo di 200.000,00 € di valore assicurato (400.000,00 € di valore della merce). Questo plafond di 200mila € riguarda tutte le polizze emesse a favore della medesima ditta ed ancora in vigore alla data della richiesta; perciò lo svincolo delle polizze orafe relative ai Carnet restituiti e chiusi regolarmente è determinante anche per evitare lo splafonamento.

Inoltre, oltre al problema del plafond di 200mila €, il premio assicurativo dovrà essere pagato fintanto che la polizza rimante attiva e quindi anche in caso di Carnet non correttamente chiusi.

Il premio può essere pagato in rate – comunque non inferiori a 56,00 € – mensili, bimestrali, trimestrali o semestrali.

Per valori di merce eccedenti i 400mila €, il rilascio della polizza da parte di Agenzia Generali Italia spa è comunque possibile ma non più automatico, bensì subordinata alla valutazione della situazione specifica della ditta richiedente.

Ciò premesso, il legale rappresentante deve recarsi dalla competente sede di Agenzia Generali Italia spa per stipulare la polizza per il Carnet. Si evidenza che a differenza del passato, le sedi dell’Assicurazione sono diventate molto scrupolose nel rilascio delle polizze perciò è molto probabile, soprattutto in caso di prima polizza che chiedano numerosa documentazione come l’ultimo bilancio depositato, la visura camerale, i poteri di firma e simili.

Con la polizza stipulata (i tempi per il rilascio della polizza sono molto variabili) si può andare a ritirare il Carnet ATA sempre previo appuntamento richiesto on line.

 

Carnet ATA: com’è fatto

Ricevuta la domanda, il titolo di garanzia (Polizza cauzionale), il pagamento del costo del documento:

Il Carnet A.T.A. nella copertina verde riporta:

nei quadri A-B-C rispettivamente l’indicazione del titolare, l’eventuale rappresentante,

l’utilizzo per cui è stato richiesto;

nel quadro G il numero identificativo, l’eventuale presenza di fogli supplementari, la Camera

di Commercio emittente e il termine di validità

al quadro I indicata la data di emissione e la firma dall’addetto al rilascio della Camera di

Commercio, la lista delle merci è stampata sul retro della copertina.

I fogli souches sono intestati col numero Carnet;

I fogli volet sono intestati sul davanti ai quadri A-B-C-G come la copertina e compilati sul retro con la lista merci.

 

Il Carnet A.T.A. BASE si compone dei seguenti fogli:

  • copertina verde;
  • foglio giallo “souche” esportation/reimportation;
  • foglio bianco “souche” importation/reexportation;
  • foglio azzurro “souche” transit;
  • 2 fogli di uscita “volet” (di colore giallo exportation) per l’uscita dal territorio della U.E.;
  • 2 fogli di reimportazione “volet” (di colore giallo reimportation) per il rientro nella U.E.;
  • 2 fogli di entrata “volet” (di colore bianco importation) per l’importazione in un Paese terzo;
  • 2 fogli di riesportazione ”volet” (di colore bianco reexportation) per l’uscita dal Paese terzo;
  • 4 fogli di transito “volet” (di colore azzurro transit) per l’ attraversamento di un Paese terzo (senza utilizzo della merce).

 

Il Carnet A.T.A. STANDARD si compone di base dei seguenti fogli:

  • copertina verde;
  • foglio giallo “souche” esportation/reimportation;
  • foglio bianco “souche” importation/reexportation;
  • foglio azzurro “souche” transit;
  • 4 fogli di uscita “volet” (di colore giallo exportation) per l’uscita dal territorio della U.E.;
  • 4 fogli di reimportazione “volet” (di colore giallo reimportation) per il rientro nella U.E.;
  • 4 fogli di entrata “volet” (di colore bianco importation) per l’importazione in un Paese terzo;
  • 4 fogli di riesportazione ”volet” (di colore bianco reexportation) per l’uscita dal Paese terzo;
  • 8 fogli di transito “volet” (di colore azzurro transit) per l’ attraversamento di un Paese terzo (senza utilizzo della merce).

 

Poiché nel settore orafo la lista delle merci eccede lo spazio del retro della copertina verde e dei volets, il Carnet verrà integrato con la lista fornita dall’azienda e un set di fotografie dei prodotti.

Carnet ATA: come si utilizza

Il Carnet A.T.A. ritirato presso l’Ufficio Commercio estero, per poter essere utilizzato, dovrà

essere firmato dal titolare nell’apposito spazio della copertina verde (quadro J in basso a destra).

 

Presa in carico

Il titolare (o suo rappresentante) deve in primo luogo presentare il Carnet, con le relative

merci, ad una Dogana italiana o comunitaria per consentirle di:

– verificare la corrispondenza delle merci alla lista riportata sul Carnet;

– attestare, nell’apposito spazio della copertina verde (quadro H), che tali operazioni sono

state effettuate;

– staccare il volet di uscita, compilato dal titolare nei quadri D-E-F;

– vidimare la souche di uscita (exportation) corrispondente.

Di solito l’operazione di presa in carico viene fatta alla Dogana di competenza tramite un proprio spedizioniere doganale.

 

Effettuazione dei viaggi

Nel corso del suo viaggio, quando il titolare passa da un Paese ad un altro, deve presentare ogni volta merci e Carnet alla dogana di entrata e a quella di uscita dei Paesi visitati, dopo avere preventivamente compilato il volet (ai quadri D-E-F) appositamente predisposto.

In particolare, il titolare del Carnet dovrà utilizzare, a seconda dei casi, i seguenti volets:

  1. a) di uscita (di colore giallo) quando provvede a far uscire la merce dal territorio della U.E. (da presentare alla dogana italiana o ad altra dogana dell’UE);
  2. b) di entrata (di colore bianco) quando entra in un Paese terzo;
  3. c) di riesportazione (di colore bianco) quando esce da un Paese terzo;
  4. d) di reimportazione (di colore giallo) quando rientra nel territorio dell’UE;

 

A fronte di ogni passaggio doganale, ciascuna delle Dogane, tanto comunitarie che di Paesi terzi, utilizzerà il Carnet A.T.A. trattenendo il volet di propria competenza e una copia della  lista delle merci e vistando la corrispondente souche.

E’ indispensabile aver cura che i timbri doganali vengano apposti sulle souches onde evitare successive contestazioni e richieste di diritti doganali da parte delle Autorità doganali estere.

Le Autorità doganali del Paese d’importazione hanno la facoltà di assegnare un termine al periodo di permanenza delle merci nel proprio territorio, anche anticipato rispetto al termine di validità del Carnet A.T.A.; in tal caso, per evitare il pagamento dei diritti doganali, è necessario

che le merci siano riesportate entro la data fissata dalla Dogana.

Al rientro delle merci nel territorio dell’Unione Europea il titolare deve presentare le merci ed il Carnet ad una Dogana Comunitaria di confine oppure interna, compila e consegna il volet di reimportazione (foglio giallo) e la Dogana appone i timbri sulla rispettiva souche.

Il Carnet può essere riutilizzato, fino alla data di scadenza, per altre esportazioni temporanee della stessa merce, previa disponibilità di souches  per effettuare le operazioni di entrata e di uscita. In mancanza, si può  richiedere (tranne che per il Carnet BASE) alla CCIAA il rilascio dei fogli aggiuntivi necessari.

Tutte operazioni doganali dovranno essere eseguite comunque entro il termine di validità del Carnet, che figura sulla prima pagina di copertina verde (ed è riportato sui volets).

 

Restituzione del Carnet A.T.A.

Il Titolare dovrà restituire il Carnet A.T.A. alla Camera di Commercio a fine utilizzo e in ogni caso entro 8 giorni dalla scadenza di validità, come da impegno sottoscritto e figurante sul modulo di domanda.

In caso di mancata restituzione di Carnet A.T.A. scaduti la Camera di Commercio potrà rifiutare

il rilascio di ulteriori Carnets allo stesso Titolare.

La Camera di Commercio verifica la regolarità dell’utilizzo dei Carnet A.T.A. restituiti, in particolare:

– corrispondenza del numero di volets rimasti in funzione alle souches vistate dalle dogane;

– che a ciascun visto su souche di uscita da UE corrisponda un successivo visto di rientro;

– che a ciascun visto su souche di entrata in Paese terzo corrisponda un successivo visto di uscita dallo stesso Paese;

– che a ciascun visto su souche di transito in entrata in Paese terzo corrisponda un successivo visto di transito in uscita dallo stesso Paese;

– che l’uscita da ciascun Paese terzo sia stata effettuata nel termine assegnato dalla dogana di entrata;

– in caso di merci vendute: che nella souche d’uscita dal Paese terzo siano riportati i dati della vendita, in corrispondenza con la documentazione fornita dal titolare; che la souche di rientro in UE riporti gli estremi della trasformazione dell’operazione da esportazione temporanea a esportazione definitiva e che nell’apposito spazio, siano riportati i numeri degli articoli effettivamente oggetto dell’operazione doganale. In questo caso al momento della restituzione del carnet, dovrà essere presentata alla CCIAA fotocopia della BOLLETTA DOGANALE.

Nel caso dal Carnet non risultino i visti a documentare il rientro nella UE della merce (o l’esportazione definitiva) la Camera di Commercio restituirà il documento al titolare, ancorché scaduto, perchè provveda alla sua regolarizzazione in Dogana (Italiana o Comunitaria).

Qualora dall’esame del Carnet restituito risultino irregolarità, l’Ufficio Commercio estero provvederà ad informare il Titolare del Carnet al riguardo, eventualmente richiedendo documentazione giustificativa.

 

Carnet ATA sostitutivo

In generale l’art. 14 della Convenzione di Istanbul prevede la possibilità di richiedere un Carnet sostitutivo quando il Carnet ATA sta per scadere e la merce non può essere riesportata dal territorio estero entro i tempi previsti.

Il Carnet sostitutivo non è adottato da tutti gli stati, perciò è opportuno effettuare una verifica con una dogana del paese in cui si trova la merce per capire se questa soluzione sia percorribile. Qualche informazione al riguardo si può trovare anche nel sito www.unioncamere.net alla sezione Carnet ATA.

L’emissione del Carnet sostitutivo deve essere richiesta alla Camera di Commercio prima della data di scadenza del Carnet originario. La documentazione necessaria per il rilascio e i costi sono esattamente gli stessi previsi per un Carnet ordinario, compresa la stipula di una nuova polizza assicurativa.

Il nuovo Carnet dovrà riportare lungo il margine sinistro della copertina e dei fogli interni la dicitura “REPLACEMENT OF CARNET NO. IT/XXXXXX/SIGLA”.

Il nuovo documento avrà validità massima di un anno dalla data di emissione e per ogni originale  si può chiedere solo un Carnet sostitutivo.

Per le operazioni doganali di riesportazione e di reimportazione, il Carnet originario e il sostitutivo dovranno essere presentati contestualmente.

[1] Indicazioni sulla compilazione:

Fronte modulo domanda:

– Indicare gli estremi del richiedente: nome e carica del legale rappresentante, denominazione e indirizzo della Ditta, estremi di iscrizione alla Camera di Commercio;

– Indicare i mesi di durata del Carnet (da 1 a 12 mesi massimo);

– Indicare il nome della persona delegata dal richiedente ad effettuare i viaggi all’estero con il Carnet;

– Indicare il valore complessivo delle merci in euro;

– Indicare l’utilizzo della merce: Fiere e mostre e/o Campioni commerciali e/o Materiali professionali;

– Indicare i Paesi ove si intende utilizzare il Carnet;

– Operazioni di transito: indicare il numero previsto (se conosciuto) di Stati che si attraverseranno  nell’effettuare i viaggi all’estero col Carnet;

– Luogo, data e firme (sono due) su ciascuna delle tre copie della domanda.

Lo spazio riquadrato nella parte inferiore è ad uso Camera di Commercio e verrà compilato

dall’addetto dell’Ufficio Commercio estero al ricevimento della domanda di Carnet A.T.A.

Retro modulo domanda:

Descrivere la merce per cui viene richiesto il Carnet, indicando:

1° colonna: il numero progressivo della lista merce, da 1 a ……,

2° colonna: la descrizione sommaria della merce (oreficeria, gioielleria), i titoli presenti, e scrivere “come da lista allegata”, in italiano e in inglese, suddividere il peso per i diversi titoli, scrivere la caratura dei diamanti totale, scrivere quante paia ci sono; riportare nella descrizione anche il valore totale in USD solo se nella lista appare una colonna del valore in USD.

3° colonna: indicare il numero pezzi totale,

4° colonna: indicare il peso netto totale,

5° colonna: indicare il valore per voce in euro,

6° colonna: indicare la sigla del Paese d’origine, se diverso da Italia.

La lista dovrà chiudersi con i totali complessivi di numero pezzi e valore.

La lista deve essere compilata in modo leggibile e la lingua da usare nella descrizione delle merci è l’italiano con la traduzione in inglese.